Burmid rise a quelle parole di Elisabeth, mentre Nettuno subito spostò la sedia per far sedere la sua bella e fasulla consorte.
“Vostro marito” disse Burmid “dovrà fare molto più che costruire una zattera... hihihihihihihihihihi... perchè con quella non si da la caccia ad un vascello volante... hihihihihihihihi...”
“Avevate detto” fissandolo Velv “di sapere dove si trova Guisgard...”
“Infatti.” Annuì il mercenario.
“E dove, di grazia?” Chiese Velv.
“Alcuni dicono di aver visto il vascello andare verso Licinia.” Rispose Burmid.
“Alcuni chi?” Domandò Velv.
“Testimoni, ovvio.” Fece Burmid. “Dunque è lì che andremo con le nostre navi.” Accarezzando la sua gabbianella blu.
“E quando lo avremo trovato?” Chiese Nettuno. “Come faremo ad attaccare una nave volante?”
“Troveremo un degno piano...” guardandolo Burmid “... dopotutto siete il capitano de Gur... un asso, secondo tutti... soprattutto secondo vostra moglie... hihihihihihihihihihi...”
“Ovvio.” Mormorò Velv, sorseggiando del vino. “Il capitano de Gur è un asso e madama Elisabeth è sua moglie. Vi prego dunque di essere più riguardoso.”
“Hihihihihihihihihihihi...” Burmid senza smettere di coccolare la gabbianella blu “... ah, capitano Velv... mi fate morire... fortuna ci siete voi ad allietarci... hihihihihihihihihihihi...”
“Cosa vi diverte tanto?” Seccato Velv.
“Tutto di questa storia... hihihihihihihihihihihi...” fissò poi Elisabeth “... ah, che donna fortunata... un marito premuroso ed un galante difensore... hihihihihihihihihihihi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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