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Vecchio 11-11-2014, 17.44.48   #2413
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“La vita” disse Guisgard a Cramelia “è forse simile ad un romanzo, secondo voi, milady?”
“Certo.” Annuì lei. “Voi non siete duca di Capomazda forse? Dunque conoscete che tutta la letteratura del vostro ducato afferma ciò.” Annuì compiaciuta. “Io ho letto tutto della vostra letteratura, sapete!” Esclamò con entusiasmo. “E le opere più importanti le ho poi viste rappresentate grazie a messer Maccus! Ma voi non pensate che la vita sia come un romanzo, milord?”
“Milady, sapete...” fece il presunto Taddeide “... io invece credo che i romanzi siano simili alla vita.”
“In che senso?” Curiosa lei. “Non ho capito la differenza.”
“Intendo dire” spiegò Guisgard “che l'uomo non può che scrivere di ciò che riguarda i suoi sogni, per fantastici che possano sembrare. Dunque poemi e romanzi rappresentano ciò che l'uomo vuole e nello stesso tempo è in grado di realizzare o raggiungere. Per questo i romanzi appaiono così simili alla vita. Entrambi sono reali, perchè parlano dell'uomo, ma la vita è il romanzo più bello.”
“Che teoria affascinante!” Sospirò Cramelia. “Dunque credete che ogni poeta e scrittore abbia narrato il vero?”
“Certo, milady.” Sorridendo il presunto impostore.
“Anche Omero nell'Iliade e nell'Odissea?” Fissandolo lei. “Dunque Paride ha parlato con Afrodite e grazie a lei ha conquistato Elena?”
“Non era Afrodite” guardandola lui “ma messer Amore. Il resto è tutto come ha narrato Omero.”
“E Giasone ha davvero trovato il Vello d'Oro?” Chiese lei come rapita da quei fatti.
“Milady, vi sono alcuni uomini che cercano cose ancor più straordinarie del Vello d'Oro...” mormorò Guisgard, pensando alla sua ricerca del Fiore Azzurro.
“Parsifal trovò dunque il Santo Graal?” Domandò la dama.
“Milady, è la Coppa del Sangue di Nostro Signore” annuì lui e facendosi il Segno della Croce “e dunque nulla vi è di più reale.”
“E Lancillotto amò a tal punto Ginevra come narra Chretien de Troyes?” Incalzò Cramelia.
“Milady, le meraviglie di Amore non hanno limiti.” Svelò Guisgard.
“Fantastico!” Con occhi sognanti lei. “Ma ora parlatemi dei vostri compagni... cominciate da queste due belle dame...” indicando Clio ed Altea.
“Questa è lady Altea de Bastian, raffinata dama di corte ed amante dell'arte e della poesia...” cominciando a presentarle Guisgard “... e lei è lady Clio, mia guardia del corpo.”
“Amate l'arte e la poesia?” Cramelia ad Altea. “Ottimo! Come me!” Si voltò poi verso Clio. “Un duca che ha come guardia del corpo una donna? Che cosa curiosa.”
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