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Vecchio 11-11-2014, 01.26.37   #2403
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Oh, ma le gesta di lord Guisgard, futuro Arciduca di Capomazda, non sono certo soggetto alle convenzioni degli uomini.” Disse il cortigiano ad Altea. “E' del tutto naturale che in una terra rinomata e vasta come Suession l'eco di simili imprese giunga libero ed impetuoso come il vento.”
La carrozza raggiunse le mura più esterne del castello, fino ad arrivare presso un piccolo ponte fortificato e sorvegliato da un nutrito numero di soldati.
Il cocchiere suonò il suo corno e fu subito riconosciuto da quelle sentinelle, che leste permisero alla vettura di passare.
La carrozza attraversò così il ponte sospeso sopra il grande fossato, giungendo dall'altra parte e ritrovandosi davanti al monumentale ingresso del maniero.
Vi entrò e subito valletti e servi la raggiunsero.
“Benvenuti al Castello Baronale di Suession.” Scendendo il cortigiano e pregando con un cortese cenno ai suoi ospiti di fare altrettanto.
Scesi anche loro dalla vettura, Guisgard, Clio, Altea, Chiò ed Ammone seguirono il cortigiano, ritrovandosi poco dopo all'interno del castello.
Oltrepassarono uno spazioso androne, poi un lungo corridoio li portò fino ad una scala di marmo, alla fine della quale vi era un'ampia sala.
All'interno di essa i cinque trovarono tutta una serie di persone, perlopiù musici ed artisti.
Danzatrici si esibivano al suono melodioso di flauti, mentre saltimbanchi e mimi mostravano le loro stupefacenti abilità sulle note di mandolini ed arpe.
Cantori poi recitavano a memoria poemi e poesie che andavano dalla materia eroica, all'elegia ed alla lirica amorosa.
Altri versi invece si dedicavano a temi pastorali, morali, didascalici e persino scientifici.
E in tutto ciò non mancavano chierici che elargivano brani tratti dai Testi Sacri, dalla Letteratura Patristica e dalla Sermonistica.
E ad ascoltare tutto ciò, velata da una leggera e preziosa tenda di seta, stava la sagoma di una ragazza.
“Milady...” avanzando verso la tenda il cortigiano “... lord Guisgard ed i suoi sono giunti.” Mostrando un profondo inchino.
“Chi è questo lord Guisgard?” Chiese la voce dietro la tenda.
“Milady...” quasi imbarazzato il cortigiano “... è il protagonista della nuova opera...”
“Ah, già...” mormorò la ragazza “... ma non ricordavo il nome... ma perchè è stato scelto lui?”
“Milady...” impacciato il cortigiano “... perchè lui oltre ad essere il futuro signore di Capomazda è anche l'ultimo eroe romantico e cavalleresco rimasto al mondo...”
“Allora voglio proprio vederlo.” Disse la ragazza, che con un cenno ordinò alle sue dame di compagnia di alzare la tenda.
Apparve così a tutti i presenti, mostrando finalmente il suo volto.
Un volto di rara e perfetta bellezza, quasi fosse il dipinto o la scultura di un grande artista.
Gli antichi avevano per secoli narrato di dee, muse e ninfe, definendole impossibili da descrivere e rappresentare.
Ebbene, quella ragazza, con la sua pelle d'avorio, i lineamenti perfetti, le forme aggraziate, i capelli neri come la notte e gli occhi di un indefinito grigio, appariva non troppo diversa da quelle indicibili immagini di classicità.
“Lady Cramelia, baronessa di Suession.” Annunciò ai presenti il cortigiano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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