Guisgard indossò giacca e mantello, prese Mia Amata, il cappello ed uscì dalla sua cabina, dove trovò Altea.
“Siamo stati sul ponte fino a poco fa” disse lui, chiudendo la porta alle sue spalle “ed ora hai fretta di parlarmi? Spero non sia accaduto nulla.” Sorrise.
Poi si udì il fischio del vascello.
“Credo che siamo prossimi alle terre di Suession...” annuì “... comunque, spero non sia cosa tanto urgente, in modo da poterne parlare magari al nostro ritorno. In caso contrario mi troverai sul ponte pronto ad ascoltarti. Nel frattempo prendi l'occorrente, visto che fra non molto scenderemo a terra.”
Il capitano risalì così sul ponte, dove gran parte dell'equipaggio era radunato.
Lì vi era anche Clio, immersa ad osservare lo scenario che il Lagno di Suession offriva, con la sua vegetazione lussureggiante, quel verde dominante ed un'aria che appariva più limpida grazie al vento che aveva soffiato via la densa foschia dei giorni scorsi.
“Siamo ormai a Suession, Guisgard.” Andandogli incontro Irko.
“Bene.” Rispose Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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