Il musico ascoltò Galgan e poi cessò di colpo di far vibrare le corde del suo strumento.
“Cavaliere...” disse “... io non credo di aver recato offesa alcuna alla dama di cui vi professate campione. Ho solo detto la verità ed essa, come ben sapete, non è mai portatrice di offese. Ella, la dama, è invero capricciosa e viziata, innamorata dell'Amore e non di un uomo. Ma non si può amare Amore senza scegliersi un cuore in cui poi riporlo. Non credete? Trovate allora che io recai danno? Che offesi? O forse ritenete, come spero e credo, che sia stata la dama a proferire parole vuote che oltraggiano lo stesso concetto di Amore? Lei ama e cerca le favole, non il vero sentimento. E senza Amore non vi è felicità.” Concluse.
“Ma voi non potete dare della viziata alla figlia del barone” fece il giullare “o presto subirete l'ira e la punizione del mio padrone!”
Il musico non rispose nulla.
“Ma perchè, se di chiederlo ho licenza...” fissandolo il giullare “... le rivolgeste tali parole senza creanza?”
“Perchè lei” sbottò il musico “mi chiese di lasciare il mio mestiere di cantore e di divenire un artigiano o un mercante, in modo da poterle dare l'Amore che le promisi e la sicurezza dell'altro suo spasimante. Mi riferisco a quel ricco borghese.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|