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Vecchio 07-11-2014, 18.59.18   #2371
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard si voltò e guardò con attenzione Altea.
“Sei arrivata ora sul ponte...” disse sorridendo “... e questo vestito ti dona non poco... quanto ai capelli, beh, credo di poter dire che sciolti incorniciano alla perfezione il tuo bel viso, ingentilendo il tuo nobile chiaror di pelle...” la guardò negli occhi “... sai benissimo che puoi parlarmi in qualsiasi momento... mi sono forse mai negato?” Le fece l'occhiolino. “E poi come capitano devo essere sempre pronto ad ascoltare il mio equipaggio.” La prese sottobraccio e la condusse accanto a delle piantine che crescevano in variopinti vasi di ceramica. “Questa ti donerà...” cogliendo una fiore ed adagiandolo fra i capelli della donna “... e sono certo che il buon Irko sarà felice che uno dei suoi fiori sfoggi fra i tuoi capelli.” Facendole l'occhiolino.
“Ora si che i miei fiori hanno un senso!” Esclamò Irko. “Vi sta d'incanto fra i capelli, milady!”
Guisgard annuì.
“Ora vado a prepararmi anche io.” Rivolto ad Irko. “Mi raccomando, manteniamo questa velocità.”
“Certo.” Rispose Irko.
Ma mentre si avviava a scendere verso gli alloggi, vide Clio arrivare sul ponte, con indosso quel vestito blu.
Lui restò a fissarla, per poi sorriderle.
“E' la tua vendetta per quella cosa dei balconi?” Parlandole sottovoce. “O forse per via della storia dell'assistente? Beh, devo dire comunque che non hai certo bisogno di quel baule... ma del resto l'altra notte non erano certo i vestiti ad attirarmi...” con una mano accarezzò il ricamo dorato di quell'abito “... ora sono curioso di sapere quale eroina ti farà impersonare il nostro misterioso Maccus...” poi la mano salì a sfiorarle i capelli.
La fissò ancora per un istante e poi raggiunse gli alloggi e la sua cabina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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