Don Tommaso ascoltò con attenzione il racconto di Altea.
E quando la narrazione di quei fatti terminò, il religioso si alzò e restò a fissare l'imbrunire da una delle finestre.
“Auroria” disse il prete “era un luogo meraviglioso, baciato dal Cielo per la ricchezza della sua terra e per la bellezza delle sue donne. Era un piccolo principato dal governo luminoso ed abitato da un popolo felice.”
“Parlate al passato, padre...” fece Lainos “... eppure Auroria è ancora là...”
“Si, è ancora là...” annuì Don Tommaso “... ma non è più il principato di un tempo... accadde infatti, anni fa, che la regina fu delusa da suo marito. Lo fece assassinare nel sonno da una sua ancella e spinse tutte le altre donne a ribellarsi ai propri uomini. Si organizzarono e la notte successiva alla morte del re tutte le donne uccisero i propri consorti, riservando la medesima sorte a tutte coloro che si rifiutarono di fare altrettanto, essendo felici con i rispettivi uomini.”
“In pratica” mormorò Lainos “le donne insoddisfatte, deluse e tradite trucidarono tutti i loro uomini e tutte le altre donne che si rifiutarono di farlo perchè felicemente unite ai propri amati?”
“Esatto.” Voltandosi verso di loro il prete.
“E' assurdo...” scuotendo il capo Lainos “... e ora chi governa ad Auroria?”
“Le discendenti della regina e delle ribelli.” Rispose il religioso. “In un governo però simile ad un'aristocrazia di eguali. Un po', più o meno, come avveniva secoli fa nell'antica Sparta. Lady Laika è l'erede a quel trono che ormai non esiste più.”
“E gli uomini?”
“Sono tutti prigionieri nelle ricche miniere di Auroria.” Rivelò Don Tommaso.
“Stiamo qui a parlare di storie” sbottò Ammone “mentre Guisgard e gli altri sono laggiù chissà in che condizioni.”
“Calmati, Ammone.” Fissandolo Lainos. “Diteci, è possibile arrivare ad Auroria e tentare di liberarli?” Tornando a rivolgersi al religioso.
“No, non ci riuscirete mai.” Fece il prete. “Vi arresterebbero subito. Forse solo lei” indicando Altea “potrebbe tornare là. Ma la conoscono e si insospettirebbero se lei si ripresentasse laggiù senza un buon motivo.”
“Dannazione...” a denti stretti Ammone “... ma cosa possono farci? Sono solo donne, dopotutto!”
“Sono molte, addestrate ed armate.” Spiegò Don Tommaso. “Senza un buon piano non vi sono speranze di liberare i vostri compagni.”
“E di quel Fiore d'Oro cosa sapete dirci, padre?” Chiese Lainos.
“Nulla.” Scuotendo il capo il prete. “Nessuno straniero è mai riuscito a vederlo.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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