Altea attraversò la porta e si ritrovò nella boscaglia.
La natura attorno a lei era bellissima, rigogliosa ed illuminata dal dorato Sole del tardo meriggio.
Il verde infatti appariva ingentilito dalle eleganti e snelle ombre che, allungandosi, filtravano attraverso gli alberi, come se quel paesaggio fosse ricoperto da un aureo e sognante splendore.
E incamminatasi, poco dopo, la donna udì dei belati.
Era di nuovo il pastore incontrato all'andata.
Nel frattempo, al Palazzo dell'Incertofato, Clio era scesa nel cortile.
“Non puoi perderti...” disse la vecchia, con gli occhi fissi sulle bambine che continuavano a giocare “... non ci si può perdere quando si è già nel nulla...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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