Guisgard sorrise ad Altea.
“La presenza di una bella donna” disse “non può certo spaventare, anzi.” Strinse la sua mano. “Ma meritate una cabina degna. Venite.”
Così uscirono e attraversato il corridoio arrivarono infine davanti ad una porta.
Il presunto Taddeide aprì e fece cenno alla dama di entrare.
“E' una stanza confortevole e sicura.” Fissando Altea. “Vi sono libri e finestre per guardare il cielo ed il mare. Sono certo che qui ogni vostra paura svanirà.” La salutò con un galante inchino. “Ora perdonate, devo andare. Ci vedremo a colazione. Vi auguro un sereno riposo.” Ed uscì.
La notte trascorsa tranquilla fino all'albeggiare.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|