La Santa Caterina solcava il cielo, volando al di là delle alte e sottili nuvole che lo velavano, stagliandosi lungo un orizzonte di avventure e misteri.
L'aria era intrisa di umidità ed il mare sottostante, sterminato e frastagliato di isole e coste, appariva piatto e silenzioso, quasi incantato, simile ad uno scenario dai tratti fiabeschi e primordiali.
Qualcuno aveva bussato alla porta di Clio.
La ragazza si spogliò della sua vestaglia e si rivestì in fretta.
Aprì la porta e con sua grande sorpresa si ritrovò davanti una figura assai bizzarra.
“Salute, capitano...” disse sottovoce qualcuno, con indosso un buffo mantello ripiegato più volte ed un ampio cappello consumato e bucherellato “... vi disturbo? Riposavate?” Alzandosi quel ridicolo cappello dal volto. “Avrei bisogno di nascondermi...” fissandola Cid.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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