“Dall'Isola Senza Nome...” disse Nettuno a Velv, dopo aver guardato Elisabeth in difficoltà “... Symoin dall'Isola Senza Nome.”
“E lì siete dunque naufragato?” Chiese Velv.
“Si, credo di si...” annuì Nettuno “... e devo ringraziare lei” indicando Elisabeth “che mi ha tratto in salvo soccorrendomi sulla spiaggia.”
“Comprendo.” Fece Velv. “Continuate a non rammentare nulla, vero?”
“Temo di si.”
“Bene, ora vi farò preparare delle cabine dove poter riposare.” Fissandolo Velv. “Appena a Baias sono certo che pian piano rammenterete ogni cosa.”
“Vorrei avere la vostra stessa fiducia.” Mormorò Nettuno.
“Pensate solo a riposarvi.” Sorridendo Velv. “Vi farò avere anche dei vestiti. Voi e madama siete zuppi.”
Chiamò così uno dei suoi uomini e diede ordine di condurre Elisabeth e Nettuno in due delle migliori cabine della nave.
Rimasta poi da sola nella sua cabina, ad Elisabeth furono portati anche abiti asciutti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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