Disattivato
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Chiusi gli occhi a quel gesto delicato, mentre un brivido mi attraversava laddove mi sfiorava la sua mano.
Sentii il cuore accelerare, e quando riaprii gli occhi erano ancora più pieni di lacrime.
Sorrisi alle sue parole.
“Davvero avresti voluto fare a pugni per me? Guarda che poi mi monto la testa.." Ridendo appena, senza staccare gli occhi dai suoi, mentre usavo il suo prezioso fazzoletto per asciugare le nuove lacrime che, copiose, mi rigavano le guance.
Presi un profondo respiro.
"D'accordo.. Concedimi soltanto un minuto... Io.." esitai, ma avevo aspettato troppo a lungo quel momento per tirarmi indietro, per quanto fossi terrorizzata.
Un terrore diverso da allora, certo, ma dovevo riuscire a dirgli ogni cosa, altrimenti non sarei mai stata libera.
Sii forte, Clio..
Ma mi sentivo fragile e indifesa.
"È vero che scappavo sempre.. Ma perché ero terrorizzata.." Ammisi "Quando stavo con te io..." Sorrisi appena "Non avrei mai voluto andar via..Mai.." Dolcemente "Quando suonavi l'ocarina mi ritrovavo a sognare di avere un bel vestito, i capelli in ordine, modi aggraziati.." Sorrisi appena "Solo per rubare un tuo sguardo, per.. Per essere bella ai tuoi occhi.." Scossi la testa "E questo mi spaventava a morte.. Capisci? Avevo paura di cambiare, perdere me stessa, di arrivare un giorno a non riconoscermi più.. La sera che mi hai fatto ballare, ricordi?" Sorrisi, alzando appena le spalle "Io.. Non sono mai stata tanto felice in vita mia.." Mentre sentivo le lacrime riaffiorare "Ma sapevo che poteva durare solo un momento.. Potevo anche sembrare una ragazza come le altre con quel vestito.." Risi appena "Magari solo un tantino più goffa.. Ma non ho mai voluto essere come loro e tu lo sai.. Anche se le invidiavo da morire quando ti vedevo parlare con loro, ballare, sorridere.. essere galante.." Scossi la testa.
"In tutti questi anni non c'è mai stato nessuno.. mai.. Non ho mai lasciato avvicinare nessuno quanto te.. E poi.. Come avrei potuto? Non ti avevo mai detto niente.." alzai appena le spalle "Non sono mai riuscita a mettermi l'anima in pace... ci ho provato, non credere.. ho continuato a ripetermi anno dopo anno, che era inutile, che anche se mai ti avessi rivisto non avresti certo voluto una come me al tuo fianco... ma.." esitai "Una parte di me non si è mai arresa, e continuava a ripetermi di sperare..." sentivo il cuore esplodere, non mi ero mai messa tanto in gioco in vita mia "..che, chissà, magari invece mi sbagliavo, magari mi avresti.. preso tra le braccia o che so io.." abbassai lo sguardo, sicura di essere arrossita "Che sciocca.." mormorai, scuotendo la testa.
Tolsi lentamente la spada e il fodero dalla cintura, per evitare di sfoderare la lama inutilmente. Girai il pomello dell'elsa trattenendo il fiato, mentre un meccanismo si attivava, rivelando una teca di vetro all'interno dell'impugnatura.
Qui, quasi irriconoscibile, stava un vecchissimo fiore essiccato.
Sorrisi, alzando finalmente lo sguardo su di lui.
"L'avevo buttato via.. rammenti?" con un leggero sorriso "Ma la mattina dopo l'ho trovato sulla mia finestra.. Non sapevo cosa fare, cosa pensare.. L'ho tenuto tra le pagine del mio diario.. ma qui è sempre con me.." mi sembrava di tremare "Sì.." sorrisi, sarcastica "Sono bravissima a farmi del male da sola..".
Presi un profondo respiro, mettendo a posto la spada.
"Bene, ti ho annoiato abbastanza con queste storie lacrimevoli.." sorridendo "Non ne parlerò più... ma mi sembrava giusto che sapessi tutta la verità...".
Abbassai lo sguardo solo per un momento.
"Guisgard io.. So che probabilmente la cosa migliore da fare è andarmene il più lontano possibile ma.. non voglio perderti di nuovo.." con gli occhi nei suoi "Mi permetterai di restarti accanto? Solo come un membro del tuo equipaggio.. non ti chiedo altro.. sono un bravo marinaio, sai? E posso sempre guardarti le spalle.." sorrisi "infondo: se compri la mia nave e assoldi il mio equipaggio cosa mi resterà? Continuerò a comportarmi come se niente fosse, ovviamente, non temere... ti ho detto tutto quello che dovevo..." mormorai.
Avevo atteso e temuto questo giorno anno dopo anno.
E ora ero lì, davanti a lui, con tutti i miei segreti in bella vista.
Lo fissai per un lungo istante poi, con un gesto improvviso e delicato, gli posai un dolce bacio sulle labbra, sfiorandogli il viso con una mano.
Un istante, un brevissimo istante, nulla di più.
Mi allontanai prima che potesse farlo lui.
Dapprima abbassai lo sguardo, per poi rialzarlo timidamente su di lui.
Sentivo il cuore scoppiare.
"Capirò se non mi vorrai tra i piedi..." Mormorai.
Mi sembrava di tremare.
Non mi ero mai sentita tanto fragile e indifesa.
Sapevo che gli bastava una parola, uno sguardo per ferirmi o distruggermi.
Ultima modifica di Clio : 13-10-2014 alle ore 14.58.57.
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