Annuii a Miseria.
"Sì, certo.. Per questo sono qui.." Per poi tornare a guardare il capitano.
Riuscì a strapparmi un leggero sorriso quando mi ridiede il pugnale.
Lanciai un'occhiata alla mia cintura dove erano accomodate la spada e la pistola.
"Vi ringrazio del vostro buon cuore, senza quello in effetti sono indifesa.." Sorrisi appena, divertita.
Ma poi corrucciai la fronte.
"Fare ammenda?" Con gli occhi nei suoi "fare ammenda con un pugnale? Per chi mi avete preso?" Scossi appena la testa senza distogliere lo sguardo "No, ovviamente, avrei dovuto porgervi la spada, ma ricordo di avervi detto quanto questo pugnale fosse importante per me.. Non c'è un modo in cui posso fare ammenda, ma metto la mia vita nelle vostre mani, il capitano ha la responsabilità dei suoi uomini... Miseria ha ragione, gli abitanti devono sapere che la vostra unica colpa è stata fidarvi di noi... Volevo che lo sapeste da me.." Presi un profondo respiro "Beh, avete ragione i morti non scappano, vi farò una descrizione dettagliata della spia, così se lo incontrerete saprete con chi avete a che fare.. venite vi condurrò a ciò che resta della mia nave, non è un bello spettacolo... Non avevo idea che i miei uomini si fossero nascosti nella stiva.. Pensavo fossero scappati con qualche barchetta... Quando abbiamo deciso di bombardare la nave di picche sapevo che ci avrebbero fatto saltare in aria, ma pensavo di rischiare solo la vita mia e dei due pazzi che mi hanno seguito.. È una lunga storia, vi aggiornerò per strada".
Salutai appena le altre persone presenti, con un leggero cenno del capo.
Ma il mio sguardo si posò ancora su quell'uomo.
Gli somigliava davvero un sacco.
Non avevo tempo di indagare oltre, l'avrei fatto più tardi.
Dovevo pensare a Vivas e Barbaleone prima di tutto.
Accompagnai così Ammone e Guisgard all'Hydra, raccontando durante il tragitto quello che era accaduto durante l'assenza della Santa Caterina.
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