Camminai per un po' guardandomi intorno.
Lo spettacolo era davvero orribile.
D'un tratto vidi qualcuno.
Quello sembrava.. Possibile, Irko?
Mi avvicinavo sempre più.
E poi capii.
Certo, la Santa Caterina era tornata, ecco cosa aveva fatto scappare la nave di picche.
Mi chiesi cosa li avesse riportati indietro, ma non importava.
Li raggiunsi, sperando di trovare un medico.
Ma c'era dell'altro.
Strabuzzai gli occhi per un momento.
Ma quello era..? No, impossibile, i cannoni mi hanno giocato un brutto tiro.
Quando fui vicino a loro, li salutai con un cenno del capo, non avevo sorrisi a disposizione né convenevoli.
"Vi prego, mi serve un dottore.." Scossi la testa "No, non a me, ho due uomini feriti anzi tre, spero.. Gli unici sopravvissuti.." indicando l'Hydra.
Mi avvicinai al capitano e alzai gli occhi su di lui.
Quegli occhi.. Quegli occhi così uguali ai suoi.
Potevo sopportare di vedere quanti avrebbero cambiato espressione una volta rivelato ciò che dovevo dire?
Lui nemmeno immaginava quanto mi avrebbero fatto male.
Presi il mio amato pugnale e glielo porsi.
"È colpa mia.." Con voce lontana "Ho portato io la spia e l'ho scoperto che era troppo tardi..." Cercai di non distogliere lo sguardo.
La mia voce era lontana, distante, quasi non fossi realmente lì.
"Vi direi che mi dispiace, ma non cambia le cose.." Scossi la testa "tutte queste persone.. Io.. È colpa mia, non cerco scuse, sono pronta a prendermi le mie responsabilità.." Sostenni il suo sguardo "Qualunque cosa riteniate giusto.. Vi chiedo solo di provare a salvare i miei uomini superstiti..".
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