Clio lasciò i suoi compagni e attraversato il vasto cortile del castello raggiunse poi le scale.
Da qui, seguendo le voci nervose, arrivò fino in cima alla più alta torre della fortezza, dove molti si erano riuniti per respingere un attacco che ormai sentivano imminente.
Qui alcuni uomini del posto si stavano assicurando del funzionamento dei mortai puntati verso il mare e delle munizioni a loro disposizione.
In quello stesso istante arrivarono anche Emas, Vivas e Cid.
“Allora...” disse Emas fissando i cannoni “... come stiamo messi?”
“I connoni funzionano perfettamente” spiegò uno degli uomini “ma le munizioni non sono poi tantissime.”
“Dannazione...” scuotendo il capo Vivas.
“Beh, io sono cannoniere” fece Emas “e posso dirvi che si può utilizzare di tutto in una bocca di mortaio. Pietre, schegge di ceramica, chiodi, persino posate. Dunque raccogliete tutto ciò che trovate. E alla svelta.”
“Vuoi tener testa a quel vascello con pietre e forchette?” Stupito Vivas.
“Hai un'idea migliore?” Sbottò Emas. “Forse vuoi fare tu da proiettile per uno di questi cannoni?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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