Nella chiesa vi erano Guisgard, con i suoi cinque compagni e poco più avanti Altea, intenta a pregare ai piedi dell'altare.
Ad un tratto qualcuno entrò nella navata.
Si avvicinò alle statue e cominciò a sistemare alcune candele.
Era un monaco.
Guisgard allora gli andò vicino.
“Perdonate...” disse al religioso “... siamo qui per vedere il Codice Ardeliano... sappiamo che è custodito in questa chiesa.”
“La vita di ogni uomo” senza voltarsi il monaco “non è diversa da queste candele... talvolta è breve, altre volte è lunga... ma terminata la cera, inesorabilmente, la fiamma, come l'esistenza, si spegnerà...”
Il presunto Taddeide lo ascoltava in silenzio.
“Il Codice Ardeliano...” mormorò poi il religioso “... non a tutti è concesso vederlo.”
“E' una questione importante.” Fissandolo Guisgard. “Solo un momento. Il tempo di sfogliarlo.”
“Perchè?” Voltandosi a guardarlo il monaco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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