“Non possiamo lasciarli morire così.. E’ colpa nostra se sono arrivati qui.. E’ colpa mia… Se solo mi fossi accorta di Samoa..” guardando prima Yanos e poi Barbaleone.
Non potevo rischiare la vita dei i miei uomini. Yanos aveva ragione.
Ma poi sospirai, chinando il capo per un secondo “Ma probabilmente non c’è niente che possiamo fare..” alzai gli occhi sulla fortezza “Magari riescono a resistere in quella fortezza..” mormorai, per poi prendere un profondo respiro “Andiamo…”.
Non ero il cavaliere di bianco vestito, il legionario incrollabile che sognavo di diventare da ragazzina.
Non ero un eroe, solo un pirata.
Tornammo così alla nave, e diedi ordine di partire.
Ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dall’isolotto.
Mi avevano ridato la vita, e io avevo portato la morte.
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