La zattera proseguiva stancamente, quasi scivolando senza meta e senza opporre resistenza, sulle piatte onde del mare solo lievemente lambite dal freddo vento che pian piano prese a soffiare da Nord-Ovest.
Nettuno era fisso ad osservare l'orizzonte, quasi appoggiandosi al primitivo timone che aveva costruito per governare la rudimentale vela montata sul piccolo fusto d'albero usato come pennone.
L'uomo sentiva di poter governare le onde ed i venti, senza però comprendere fino in fondo il perchè di queste sue convinzioni e sensazioni.
Tuttavia senza una mappa, né gli strumenti adatti era quasi impossibile dare una rotta alla loro zattera.
Elisabeth se ne stava seduta, quasi rannicchiata, oppressa da inquietudini e paure.
Poi ad un tratto Nettuno saltò su.
Aveva visto qualcosa affacciarsi nel crepuscolo.
Era una nave che veniva verso di loro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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