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Vecchio 26-09-2014, 00.48.28   #1699
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“La nostra storia” disse Belven a Galgan “è in realtà la storia di tutti, poiché i suoi effetti, le sue conseguenze, possono avere portata generale. Non basta infatti non credere in una cosa per esserne immuni dai pericoli che essa poi comporta. Un contadino può non credere nell'esistenza della tempesta, ma i suoi fulmini nonostante ciò possono colpirlo in qualsiasi momento. Oggi molti uomini seguono i Santi Vangeli, ma negano tuttavia l'esistenza del demonio. Eppure Nostro Signore, come moltiplicò i pani e i pesci, come ridiede vita a Lazzaro, non scacciò forse anche i demoni? Dunque perchè negare la loro esistenza? E noi qualcosa di simile siamo impegnati a fare. A dare la caccia ad un essere malvagio che se non un vero e proprio demone è comunque sotto la loro tutela.”
“Cominciate dall'inizio, maestro.” Fece Jone l'apprendista.
“Si, allievo.” Annuì Belven. “Ebbene, cavaliere, vi racconterò tutto dall'inizio...” rivolgendosi di nuovo a Galgan “... vi è, verso Nord, un'antica e potente città, chiamata Imperion, retta fino a poco tempo fa da una nobile ed aristocratica assemblea, assoggettata ad un principe. Un giorno però i suoi cittadini si rivoltarono, spinti da alcuni risoluti leader, scacciando i nobili e proclamando la repubblica. Ma come in ogni rivoluzione non è mai il popolo l'artefice di tutto, ma solo il mandante. Infatti a muovere i fili della rivoluzione fu una classe sociale, che stanca di essere sottoposta ai nobili ed al Clero, cominciò a pretendere il potere. Questa classe sociale era quella dei borghesi che da sempre invidiavano in modo ossessivo, i privilegi dell'aristocrazia. Dunque non la volontà di giustizia muoveva i loro propositi, ma solo l'avidità e la pretesa di potere. Imperuis divenne così una repubblica in balia del caos, perchè senza legge, gerarchia ed ordine non vi è mai vera libertà, in mano a pochi e corrotti individui. Ed il fautore, il teorico di tutto ciò fu un uomo. Se uomo può chiamarsi colui che rinnega Dio e la Sua Santa Chiesa. Un uomo che diffuse una corrotta dottrina, simile ad un veleno, che in breve contaminò gli animi ed i cuori del popolo di Imperion. Oggi Imperion è una repubblica in mano ad un regime eretico e malvagio, dove domina l'ingiustizia e il disordine. Una città dove al grido di Più case e meno chiese si compiono i delitti più infami contro non solo i nobili, ma anche contro i chierici e i credenti in generale. Quell'uomo, quel teorico di ateismo e menzogne, lasciò poi Imperion, ormai pago del suo lavoro, diretto chissà dove, pronto a diffondere ancora il suo veleno mortale. E noi, per volontà di Sua Grazia il vescovo, gli stiamo dando la caccia.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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