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Vecchio 12-09-2014, 02.42.32   #1506
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Voi” disse Dominus ad Altea “avete tradito la mia fiducia! Senza sapere chi sia costui” indicando Guisgard “vi rivolgete a lui come se fosse davvero un Taddeo! Senza rispetto verso di me e senza riconoscenza per avervi nominato mia pupilla! Ora dite che i miei modi sono cambiati? Chiunque al mio posto vi caccerebbe con vergogna da questa cote!” Guardò poi Guisgard. “E fino a prova contraria costui è un impostore! Che ci porti il Fiore Azzurro e allora sarà riconosciuto per colui che afferma di essere! Ma fino ad allora resterà un impostore!” Rise con astio. “Complimenti...” a Guisgard “... cercavi un trono ed ora hai trovato pure un'aspirante moglie!”
“Sempre ammesso che accetti la sfida, milord.” Intervenne Izzar.
“Voi cosa ne dite?” Il Duca al suo Ciambellano.
“Che rifiuterà.” Rispose questi.
“Benchè io” prendendo la parola il presunto impostore “ritenga tutto ciò una farsa, poiché lord Dominus non ha alcun diritto di imporre condizioni o pegni, non mi opporrò. Se sono giunto qui è perchè voglio mettere fine a questo scontro che reca danni al nostro ducato. Dunque, per dimostrare che il mio sangue è nobile quanto il suo e che il mio nome è legittimo, così come la mia rivendicazione al seggio ducale, accetto l'impresa impostami.” Fissando i presenti e poi di nuovo il duca. “Impostami non da lui” indicando Dominus “ma dal Fato, affinchè io dimostri a tutti di essere il vero nipote di Taddeo l'Austero.”
Sul volto di Dominus apparve un ghigno di compiacimento.
“Milady...” voltandosi Guisgard verso Altea “... io non sono mai stato in questo palazzo se non da piccolissimo e ormai a stento ne serbo il ricordo... dunque non posso conoscere le cose di cui mi dite... ma se sono qui oggi, se sono vivo e forte per reclamare ciò che mi spetta di diritto, è solo grazie a coloro che mi hanno salvato e cresciuto... per questo a loro va la mia riconoscenza... dunque, milady, ritenetevi libera da quelle nozze decise a tavolino da chi ora non c'è più... io sono libero da quel passato che non mi appartiene e lo siete anche voi.”
“Benissimo!” Esclamò Dominus. “Il nostro aspirante duca ha le idee chiare e non teme di cimentarsi in quest'impresa!” Soddisfatto. “Dopotutto dispone di una nave volante, capace dunque di condurlo a ridosso dei Cieli, così da essere più vicino alla fama!”
“O all'Aldilà.” Disse Izzar con sguardo sinistro.
“Partirò subito.” Fece Guisgard.
“Non dimenticare il vaso d'oro...” sorridendo Dominus “... la regina di Gioia Antiqua tiene molto che il Fiore Azzurro sia conservato in esso.” Con sarcasmo. “E portati via anche lady Altea... non è più gradita in questo palazzo.”
Guisgard prese il vaso d'oro.
“Milady, per questo viaggio non voglio nessuno di cui preoccuparmi.” Il presunto impostore ad Altea. “E' pericoloso e non metterò a repentaglio la vostra vita. Tuttavia, grato per il vostro appoggio davanti a questa corte, sarò lieto di condurvi ovunque vogliate. Ve lo devo. Dopo ciò partirò per quest'impresa.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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