Caro Bardo, la vostra citazione, non so perchè, ma mi fa pensare ad un fatto passato, spiacevole ed avvilente.
Ad un miserabile gaglioffo giunto un giorno lontano nella nostra Camelot, arrogante ma incompetente allo stesso tempo, con idee e convinzioni tanto incerte come forse lo potevano essere solo i suoi dubbi Natali a causa di una madre uscita da una cagnara.
Insomma un campione non di Cortesia, ma feccia allontanata con vergogna da questo reame.
Ebbene, nel rammentare ciò, mi auguro solo che come un ratto egli non ritorni un giorno tra noi, magari con una falsa maschera, sebbene il fetido di tale risma sia comunque facilmente riconoscibile.
Perdonate dunque, amico mio, se la vostra citazione per una volta non mi ha ispirato bei pensieri.
Ma so mi scuserete, essendo voi un poeta ed io un cavaliere.
A voi piace il bello ed il bene, mentre io detesto il male e la falsità