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Vecchio 04-09-2014, 02.39.59   #1393
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il capitano fissò Clio.
Si voltò poi verso la finestra che era vicino al tavolo utilizzato dalla ragazza e dai suoi uomini.
“Qualcuno ha detto che le nostre azioni sono l'eredità che lasceremo a chi verrà dopo di noi...” disse guardando il cielo che finiva per unirsi al mare in quell'orizzonte senza fine “... sapete, da piccolo vidi costruire una grande torre su un'altura... per mesi uomini di ogni tipo lavorarono senza sosta, senza lamentarsi e senza risparmiare muscoli e fatica... li vedevo tutti i giorni, sotto il Sole e sotto la pioggia... alla fine la torre fu completata e sentii che doveva fungere da avamposto per i cavalieri... ma in quel luogo non vi erano cavalieri, mi ripetevo... allora uno di quegli uomini mi disse che intanto la torre era stata eretta ed un giorno sarebbero poi arrivati anche dei cavalieri... e così fu...” sorrise per un momento, con l'azzurro dei suoi occhi che si fece più intenso “... ognuno di noi fa il suo affinchè il mondo sia migliore e qualcuno un giorno poi utilizzerà i nostri sforzi per migliorare ancor più la vita...” aprì la finestra, lasciando che un soffio d'aria fresca e profumata di salsedine entrasse ad accarezzare il suo volto e quello di Clio “... Clio, l'Angelo della Tempesta...” ripetè “... un nome appropriato direi...” rise appena, sempre con lo sguardo perso oltre l'orizzonte misterioso “... molti mi definiscono un fantasma, sapete? Ed un fantasma non ha nome... ma ha un vantaggio, quello di poterne avere uno diverso ogni giorno ed ogni notte...” tornò a guardarla, mentre il vento la spettinava “... gli antichi Sanniti avevano una tradizione... prima di un'importante battaglia amavano distrarsi facendo vari giochi... un gioco...” sorrise di nuovo “... un gioco per il mio nome... e se fosse quello che non avete pronunciato durante il delirio? Quello che ora fingete di aver dimenticato?” Rise piano. “Chissà... chissà quale nome sarà stato... forse Frederic? No, direi di no... allora Albert? No, non lo vedo adatto ad una ragazza come voi...” accomodandosi i capelli mossi dal vento “... perchè allora non Robert?” Rise di gusto. “Troppo impegnativo... non so, ma a me viene in mente Andrè... si, Andrè potrebbe andare...” si girò verso il mare e poi ancora a fissare Clio “... chissà... Andrè a che vita è destinato...” senza lasciare i suoi occhi “... ma un fantasma può davvero essere chi vuole?” Sorrise malinconico. “Per ora però devo ancora impersonare quel fantasma... Guisgard...” sussurrò “... un fantasma di nome Guisgard...”
“Capitano!” Chiamò Irko in quel momento. “Noi altri si va sul vascello!”
E Guisgard rispose con un cenno del capo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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