“Immagino” disse Velv ad Altea, pulendosi con un tovagliolo “che Sua Signoria ti voglia a corte perchè ama circondarsi di aristocratici. Legittimano il suo potere agli occhi della Chiesa e del popolo.” Si alzò. “Direi di andare ora. Comunque, tu sei padrona di te stessa e nessuno può importi di vivere una vita non tua, Altea. Rammentalo sempre.”
Tornarono alla carrozza e ripresero il viaggio.
Alcune ore dopo giunsero finalmente nella capitale ducale.
Capomazda appariva viva e gioiosa, animata da suoni e colori, immersa nel verde di una campagna secolare e screziata dai meravigliosi colori di questo fresco inizio di Settembre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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