Quella musica, fatta di note mutevoli e sfuggenti, malinconiche ed inquiete, ingentiliva il ponte della Santa Caterina, sospeso tra il silenzio della notte ed il leggero tintinnio che si percepiva giungere dalla sala macchine.
Poi il piede di Clio improvvisamente urtò qualcosa e a quel rumore la musica cessò di colpo.
“Vedo che avete ripreso conoscenza...” disse l'austera figura, senza però voltarsi verso Clio “... sono lieto dunque che il medico di bordo si sia sbagliando, ritenendo che con ogni probabilità vi sareste ripresa fra tre giorni almeno.” Aggiunse restando immobile a fissare l'orizzonte sterminato, mentre il freddo vento della sera scuoteva appena il suo lungo mantello e accarezzava dolcemente i suoi capelli scuri.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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