“Quale onore..” risi.
Non mi capitava spesso di potermene stare tranquilla nella mia cabina.
In teoria sì, certo, ma c’era sempre qualcosa per cui dovevano venirmi a chiamare.
Qui ero solo un ospite, infondo, rilassarmi mi avrebbe fatto bene.
Mi alzai, congedandomi dalla ciurma.
Ma poi mi bloccai.
Quella musica melodiosa e triste, come un lamento lontano e suadente.
Era un’ocarina.
Sorrisi tra me ripensando alla prima volta che avevo sentito un suono simile.
Nemmeno sapevo cosa fosse un’ocarina.
A dir la verità non avevo la più pallida idea di cosa potesse produrre quel suono.
L’avevo subito detestata, mi distraeva dall’allenamento.
Come si fa a concentrarsi su un volano con quella musica in sottofondo?
Quanto mi aveva fatto infuriare.
Ripensandomi, di che mi stupisco? Era una sua specialità.
Ma col passare del tempo, quel suono diventò familiare, ancor prima forse di prendere il misterioso musicista e dirgliene quattro, senza poter immaginare le conseguenze di quell'incontro.
Sorrisi, seguendo il filo dei miei pensieri.
Era successo davvero?
Forse potevo farlo di nuovo.
Sorprendere il misterioso musicista, e magari essere più gentile dell’ultima volta.
“Vedi di piantarla con quell’affare!” sarebbe quantomeno inappropriato, pensai ridendo tra me e me.
Anche se, infondo, non era andata poi male con lui.
Ma era diverso, io ero diversa.
Senza contare che, questa volta, quella musica non mi stava affatto disturbando.
Anzi, era così piena di ricordi, sogni e mondi lontani.
Com’era buffo, pensai, trovare un suono tanto familiare, in una nave volante che sembrava sbucata fuori da un libro di avventura.
Beh, fosse solo questo.. nella tua cabina c’è il pugnale che tanto hai cercato..
Vero, il pugnale!
Così, salutai e mi alzai, decisa a tornare nella cabina.
Ma mi ritrovai inesorabilmente a seguire quel suono, forse credendo di sognare, e che fosse solo frutto della mia immaginazione, o dei miei ricordi.
Chissà, magari anche il pugnale era solo un’illusione.
|