Strabuzzai gli occhi.
"Come diavolo hanno fatto ad arrivare prima di noi?" Imprecai "Eravamo più vicini e siamo partiti molto prima..".
Ero esterrefatta.
Tutti i miei piani erano svaniti nel fumo.
Non potevano essere già arrivati, dannazione.
Ha volato il messaggero per caso?
Ora che la lettera avesse raggiunto il padre della ragazza, noi saremmo già dovuti arrivare.
Cosa diavolo era successo?
Uscii in un lampo sul ponte.
"Siamo in trappola, maledizione..." Urlai "In tre contro uno ci distruggeranno...".
Osservai la nave con un cannocchiale.
"Niente meno che un'ammiraglia, ma non mi dire.." Esclamai.
Scossi la testa.
"Sono stata un'idiota.. Pensare che anche tra i nobili i padri tenessero alle figlie.." Mormorai.
E mi sentii immediatamente fortunata, mio padre non aveva niente, è vero, ma avrebbe donato tutto quel niente pur di liberarmi.
Non avrebbe mai, mai rischiato che mi facessero del male.
Povera Yolanda.
Non avevo tempo per la compassione in quel momento.
"Dobbiamo giocarci bene l'unica carta che abbiamo... La ragazza.." Sospirai "Avevo sentito una canzone, una volta, sul Gufo Nero, lui aveva legato al rostro la moglie di un ufficiale, dopo aver fiutato la trappola, ed era andato incontro a tutta velocità al mercantile che doveva servire per lo scambio... Ma lui aveva solo una nave, noi abbiamo davanti un'ammiraglia e due fregate.." Mi passai una mano tra i capelli.
"Possiamo sempre attirarli nelle gole a sud dell'isola... Noi le conosciamo, possiamo muoverci abilmente.. Ma l'ammiraglia? È imponente certo, ma è abbastanza agile?".
Alzai le spalle "Oppure, beh, possiamo restare e combattere, anche se è un suicidio bello e buono..".
"Socio.." Chiamai, in direzione di Barbaleone "Tu cosa ne pensi?".
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