“Impersonerete me...” disse Simoyn ad Elisabeth “... chi sono? Potrei rispondervi in molti modi... ma vi basterà sapere che sono una donna come lo siete voi, al di là della somiglianza e tutto il resto... una donna come tante, costretta a combattere contro il pregiudizio, contro l'ignoranza... combattere per la sua libertà e per la sua identità... non vi rivelerò altro dunque... così imparerete a conoscermi un po' alla volta e sarà più autentica la nostra simbiosi... del resto anche io ignoro tutto di voi e nonostante ciò mi sto fidando a tal punto da mettere la mia vita nelle vostre mani...” sorrise “... l'unica condizione che vi chiedo, comunque nel vostro interesse, è quella di vestirvi come me... i miei vestiti, ma anche i miei capelli, tutto deve sembrare uguale...” annuì compiaciuta “... vedete quel grosso e vecchio libro sulla tavola? E' molto antico e potente. Sulle sue pagine troverete tutto ciò che vi occorre in questo viaggio... prendetelo, è vostro...” riempì due bicchieri con un colorato elisir “... su, brindiamo al nostro patto, sorella...” offrendone uno ad Elisabeth e sorridendole in modo enigmatico.