Guardai Velv negli occhi mentre attaccava e pienamente in colpo...le persone cambiano..già.."No, Capitano Velv, non penso all' Amore e alle favolette..qualcuno mi ha aperto bene gli occhi...e Sua Signoria non dovrebbe temere..ho fiducia nei nostri ufficiali che rischiano la vita ogni giorno..forse dimenticate mio nonno e mio padre seguirono il Duca Taddeo l' Austero per onorare l' esercito capomazdese e lasciando quello di Sygma...quando egli si trovava a Sygma..io ancora non ero nata ma so di un racconto di un bambino.." non dissi altro e mi rivolsi a Burmid.."Siamo d' accordo messer Burmid..è quello che pensavo pure io..pure a mio parere egli opera per qualcuno".
Mi alzai e mi congedai.."Se permettete...lascio a voi uomini parlare di come combattere questo vascello volante..io vado a ricamare nella mia camera..anzi no potrei seguire il consiglio del nostro caro capitano..andrò a leggere un bel romanzo d' amore".
Mi alzai e mi accomiatai dal Duca con un inchino ma a differenza di ciò che avevo detto uscii in giardino per una camminata, la notte era quasi calata sembrava..potevo udire solo il rumore dell' acqua della fontana e mi sedetti sul bordo mentre gli spruzzi mi bagnavano leggermente il volto.
Vidi Costanza in lontanza, pure ella camminava distrattamente..ella viveva tutto senza problemi..forse dovevo proprio essere come voleva mia madre..una dama frivola che pensava solo a prendere marito...ma ogni volta fuggivo era il Duca a chiamarmi e mi sembrava una scortesia non rispondere ogni qualvolta volesse il mio parere..ma inutile.
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