Ad un tratto entrò Oxuid e presentò l'uomo di quella nave mercenaria..il respiro si faceva più affannoso, il desiderio di gettare uno schiaffo verso quel uomo stolto.
Io, Costanza e Tommaso ci osservammo e io e la sorella facemmo un leggero inchino e mi rivolsi al Duca Dominus..."Sua Signoria ora ha l'onore di conoscere colui di cui vi ho parlato..di un uomo cinico che ama sparare alla folla uccidendo i più deboli" e osservai il ciambellano sorridendo ironicamente.."Messer Izar..ora vi è pure la altra parte che potrà dire la sua e difendersi, ma se permette Sua Signoria..vi lascio parlare soli, noi abbiamo già raccontato la nostra versione..anche perchè certe visuali mi disgustano".
Feci un inchino verso il Duca e mi congedai, uscii dal salone e iniziai a camminare a passo forte, le mie scarpe si univano al marmo prezioso del pavimento in un suono forte e sordo finchè raggiunta una grande terrazza, aprii la massiccia porta di cristallo e uscii, cercando di prendere aria guardando lo sconfinato giardino della corte.
Mi sedetti in una panchina e vidi Tommaso raggiungermi..."Oh..sono certa cugino caro..che l' Ammiraglio Oxuid saprà lavorarsi bene il Duca..d'altronde egli è persona giusta ma non ascolta e non bada a queste cose..è un dato di fatto..quel bambino e quella madre non avranno giustizia, ma gliela abbiamo data noi" feci cenno al cugino di sedersi vicino a me e voltai la testa all' indietro ridendo.."Vedrai stasera..vi sarà pure una festa e un ballo in onore di questi nuovi venuti...magari mangiando la nostra torta..se non è già avariata".
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