Maledizione, come poteva essere già ora?
Dovevo andarmene di lì.
Divincolai la mano dalla stretta di Velv, più gentilmente che potevo e lo guardai negli occhi.
“Proprio perchè non sono accompagnata, il mio destino mi appartiene..” mi inchinai “Voi siete molto gentile ad offrirmi un passaggio... ma per ora il mio posto è qui, ma vi prometto che ci penserò..” mi voltai verso l'uomo che aveva parlato, avvisandolo che i tre condannati erano stati portati in piazza “Credo dobbiate andare ora, la giustizia vi attende.. è stato un piacere..”.
E senza dire altro mi allontanai, a passo svelto, cosicchè rincorrermi e fermarmi sarebbe stato sconveniente persino per lui.
Camminai decisa, sparendo tra la folla ammassata per l'esecuzione.
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