L'aria era fresca quella mattina, una gentile brezza mi accarezzava il viso, mentre, immersa nella lettura, riposavo seduta ai piedi di un grande faggio.
"Che stai leggendo?" una voce alle mie spalle.
Sorrisi, per poi mostrargli la copertina.
Lo vidi illuminarsi.
"Beh, non volevo interromperti..." sedendosi vicino a me, senza tanti complimenti "Continua pure a leggere..".
Lo guardai torva per poi ridere appena.
"Con te che mi fissi? Certo, come no.." scuotendo la testa, mentre mettevo il segnalibro, e richiudevo il volume.
"Ma no.." rise lui, prendendo il libro per poi porgermelo "Intendevo, leggi ad alta voce.. adoro quel libro..." con un sorriso "Dove sei arrivata?".
Sospirai "La finestra con le sbarre.." arrossendo leggermente.
Lui mi sorrise, e un lampo di malizia gli attraversò lo sguardo.
"A maggior ragione.." con aria divertita "Dai retta a me..".
Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa.
"Guarda che è la terza volta che lo leggo, mica la prima.." risi, tenendo sempre il libro chiuso.
Ma sapevo che non sarei andata da nessuna parte con quell'atteggiamento, anzi, così decisi di assecondarlo.
Lo fissai per un lungo istante, per poi avvicinarmi leggermente.
"E poi.." sussurrai quasi "E' pericoloso leggere in due <<di Lancialotto come amor lo strinse>>.. non lo sai?" sorrisi, con gli occhi nei suoi "Gira voce sia contagioso... io starei ben attento, se fossi in te.." risi appena, facendogli l'occhiolino.
Sorrisi, abbassando lo sguardo.
"Oh, voi siete troppo gentile, signore..." sorridendo "Speravo che il mio Lancillotto fosse a bordo di questa nave, ma probabilmente mi sbagliavo.." timidamente.
"Non volevo trattenervi... ho sentito parlare di un'esecuzione, dunque immagino avrete cose più importanti a cui pensare..." feci la miglior riverenza possibile "E' stato un onore conoscervi, capitano..".
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