“Io infatti avevo chiuso la porta della stanza.” Disse Pileo ad Elisabeth. “Non so come abbia fatto ad uscire.”
Poi la sacerdotessa chiuse le tende e lasciò quel luogo.
Armida allora condusse le ancelle nei loro alloggi.
Pileo, intanto, uscito fuori, raggiunse il naufrago.
“Come avete fatto ad uscire dalla stanza?” Chiese il vecchio servitore.
“Non potevo?” Voltandosi lui e sorridendo. “Non pensavo di essere prigioniero su quest'isola.”
Tornò a guardare il mare.
“E' strano...” mormorò “... il rumore delle onde e il soffio del vento... se mi fermo ad ascoltarle mi pare quasi che sussurrino il mio nome...” chinò il capo “... è terribile non conoscere più il proprio nome...”
“Magari la memoria vi tornerà presto...” Pileo a lui.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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