“Già, i tramonti” disse Guisgard a quelle parole di Altea “e poi le stellate notti d'Oriente, le loro stelle e la magia del deserto.” Sorrise. “Mi innamorai di tutto ciò sin da piccolo, leggendo Le mille e una notte. Ed ora, nell'incontrare lady Altea ho rivisto tutto ciò.” Baciando la mano della principessa.
Oxuid sorrise ironico, per poi sorseggiare del vino.
“Magari visiteremo la vostra bella terra durante il nostro viaggio di nozze, milady.” Froster alla principessa. “Vero, mia cara?” Voltandosi poi verso Clio e prendendole la mano.
“Allora” fece Oxuid “un motivo in più per risolvere quanto prima la questione dei ribelli. Non potete certo lasciare la contea nel caos, milord.”
“Risolveremo presto la cosa, ambasciatore.” Sicuro di se il tiranno. “E Lortena sarà finalmente libera.”
“Con la speranza” fingendo indifferenza il nostro impostore “che ai ribelli non arrivi a sostituirsi una piaga ben peggiore.” Sorridendo. “Un po' come avvenne nell'antico Impero Romano, quando passati i principati di despoti quali Domiziano, Valeriano, Decio, i poveri Cristiani si son ritrovati ad essere perseguitati dal bieco e crudele governo di quello che forse è stato il peggiore fra tutti i tiranni romani, ossia Diocleziano.”
“Volete forse sottintendere qualcosa con questa vostra sottile allusione, messere?” Fissandolo Musain.
“Chi ser?” Mostrando stupore il falso Imone. “Io ser? No, ser!” Ridendo appena.
“Il nostro messer Imone” intervenne Oxuid “conosce bene la storia antica e dunque rammenterà di certo che dopo la dominazione degli imperatori, l'Occidente ha visto sostituirsi ad essa quella ben più tremenda della Chiesa Romana.”
“Eh, facendomi parlare del Medioevo” bevendo appena dal suo bicchiere Guisgard “mi conducente in un terreno che amo particolarmente, eccellenza... erano tempi semplici, ma in cui il Bianco ed il nero erano ben distinti e ognuno doveva rendere conto delle proprie parole, sia i governi che il popolo. Oggi invece c'è tanta confusione in giro, non trovate? Io per esempio faccio sempre fatica a capire la differenza nel chiamare qualcuno amico o compagno...”
“Suvvia, basta parlare di storia!” Ridendo Froster. “Non ho detto nulla, ma per questa festa ho preparato una bella sorpresa!”
Ma proprio in quel momento uno dei servitori si avvicinò a Musain, parlandogli ad un orecchio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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