“Non lo so, Altezza...” disse in lacrime Korshid ad Altea “... non so chi possa essere stato... ma è inumano... quanti morti... quanti... e poi Amina...”
Amina era morta in quel rogo.
In quell'assurdo rogo sorto dal silenzio e dalle tenebre della sera.
Un rogo apparso dunque dal nulla?
Da una casualità era allora spuntato quell'eco d'Inferno?
O come aveva avvertito il vecchio Solone il demonio aveva reclamato qualche anima dopo essere stato evocato ed avvicinato?
E mentre le fiamme consumavano quel che restava della locanda e delle sue innocenti vittime, a circa un miglio di distanza alcune figure assistevano a quello spettacolo confondendosi nella boscaglia e nell'oscurità.
“Siete certi che nessuno si sia salvato?” Chiese Dension ai suoi.
“Sicuro.” Annuì uno dei suoi. “E' un Inferno e nessuno poteva sfuggire alla morte.”
“Bene...” soddisfatto lo spadaccino “... non potevamo correre il rischio che quei cani orientali svelassero dell'assassinio di quel dannato Marsin... se qualcuno qui a Lortena venisse a sapere che siamo noi i responsabili, sarebbe un bel guaio per i piani espansionistici di Imperion... tuttavia bisogna avvertire Musain di questa cosa... lo farò io stesso appena ritorneremo alla rocca... ora cerchiamo di scoprire chi davvero si nasconde dietro la maschera di Lupo Nero...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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