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Vecchio 09-07-2014, 16.46.44   #436
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Sul palco tutto era pronto e intorno vi era un silenzio irreale da parte della folla.
Froster tradiva una viva eccitazione, mentre Lhar appariva estremamente vigile a tutto ciò che circondava il palco.
Solo Musain si mostrava invece freddo e distante, quasi indifferente a tutta quella situazione.
Come se le vite di quei condannati non avessero alcun valore.
Ad un tratto si udì il suono di un corno e poi due cavalli arrivarono di corsa nella piazza.
I due soldati scesero così di sella e in un attimo raggiunsero Clio e Froster sul palco.
“Signore...” disse uno dei due al tiranno, col volto rigato dal sudore “... signore...”
“Cosa?” Fissandolo Froster.
“Avanti, parla!” Lhar al soldato.
“Signore...” intimorito il soldato “... signore, i prigionieri... sono fuggiti...”
“Come sarebbe a dire!” Trasalì Froster.
“C'era confusione e la gente si accalcava lungo la strada...” balbettò il soldato “... poi due carri hanno bloccato lo scorrere del traffico, litigando su chi passasse prima e forse in quel momento qualcuno è riuscito a far fuggire i prigionieri, probabilmente con uno di quei due carri...”
“E' inaudito!” Gridò Froster, palesemente fuori di sé.
“Presto!” Ordinò Lhar. “Tutti gli uomini blocchino ogni strada, via e accesso secondario! Nessuno deve entrare o uscire dalla città!”
“Lasciate perdere.” Mormorò Musain senza tradire emozioni. “Ormai è inutile.”
“Inutile?” Ripetè incredulo Froster. “Ci soffiano i prigionieri sotto il naso e voi non muovete un dito per rimediare?”
“Il Budda soleva dire che vi sono problemi risolvibili e problemi invece irrisolvibili.” Fissandolo lo spadaccino. “La soluzione, dunque, se c'è la si troverà da sé, in caso contrario non si troverà mai. In entrambi i casi è dunque inutile preoccuparsi.”
“Dobbiamo dunque arrenderci?” Urlò Froster.
“Ormai saranno svaniti.” Disse Musain. “Probabilmente attraverso il fiume. Siamo stati sciocchi a non prevedere ciò. Ma la sconfitta, come diceva Myamoto Musashi, è un elemento naturale e va dunque accettato.” Per poi voltarsi ed abbandonare il palco.
Intanto tra la folla serpeggiavano felicità e fiducia.
Lupo Nero ancora una volta era riuscito ad agire senza subire sconfitta.
“Da Imperion mi hanno inviato un eunuco!” Con rabbia Froster. “Un cavaliere senza coraggio che accetta la sconfitta senza mostrare rabbia!”
“Ora calmatevi, milord.” Cercando di farlo calmare Lhar.
Froster allora ordinò di tornare alla rocca.
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