Altea tornò nelle sue stanze e diede la spada Capomazdese ad Amina da consegnare poi ad Ahmed.
“Altezza...” disse Korshid ad Altea “... io invece credo che quegli uomini, sebbene bizzarri sotto certi aspetti, sappiano molto bene il fatto loro. Avete visto come quel Carolon ha messo fuorigioco le nostre guardie? Sono astuti e ricchi d'ingegno. Ed a quanto ho potuto vedere sono anche ben equipaggiati per ogni evenienza.”
Intanto Carolon ed il suo giovane apprendista avevano salutato rispettosamente la principessa, per poi congedarsi da lei e tornare verso il carrozzone.
“Questo è un bel lavoro...” Carolon al suo apprendista mentre erano in strada “... avere una principessa come cliente è segno di sicuro guadagno. Quindi manderemo da lei una degna guardia del corpo.”
“Sapete già a chi affidare questo compito, capo?” Chiese Gualuc.
“Sono tentato di affidarlo a quello scansafatiche” rispose Carolon “ma prima voglio parlarci. Non possiamo correre il rischio che uno dei suoi colpi di testa rovini tutto stavolta. Sempre ammesso che sia arrivato in città.”
“A me ha detto che era impegnato in un'importante missione, capo.”
“So io che genere di missioni impegnano quel perdigiorno!” Esclamò Carolon. “Un giorno o l'altro lo prenderò a calci!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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