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Vecchio 29-05-2014, 18.05.35   #2143
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Clio e Dort lasciarono la staccionata davanti alla locanda e si avviarono verso la boscaglia, dove regnava il silenzio e un'incerta e vaga penombra.
Guisgard li seguì con uno sguardo cupo ed inquieto.
“Sono come due fratelli...” disse Borel “... credo si conoscano da così tanto tempo da averne perduto il conto...”
“Già, come no...” bevendo il suo bicchiere di vino Guisgard “... come la vecchia storia dell'amicizia tra uomo e donna...”
“Perchè, non si può avere una donna come amica?” Fissandolo Vortex.
“Tu credi a troppe favole...” sbottò Guisgard.
Forse voleva convincersene lui stesso, esserne geloso, ma sapeva che forse Clio pensava solo a Karel.
Vortex svuotò il suo bicchiere e ne riempì altri due, per poi far cenno a Guisgard di continuare.
E la gara tra i due proseguì.
“Messere, forse non dovreste più bere...” fece Mime “... anche lei lo ha detto...”
“Ma sta zitto...” mormorò il cavaliere “... ubriaco o no, vuole altro nel suo letto stanotte...”
“Anche io credo sia meglio smettere e andare a letto.” Disse Trastis. “Altrimenti si finirà per udire un bel po' di sciochezze.”
“Ma chi sei tu?” Fissandolo Guisgard. “Forse il capo della combriccola?”
“Io vado a letto...” alzandosi Borel “... vieni anche tu, Vortex.”
“Prima devo battere questo novellino.” Ridendo l'omone.
“Bevi e sta zitto...” con sguardo truce Guisgard, per poi scolarsi l'ennesimo bicchiere.
E così continuarono.
Intanto, nella boscaglia Clio e Dort avevano cominciato a battersi.
Proiezioni, prese, colpi alti e bassi, mosse speciali, schivate che servivano non solo a tenerli in allenamento, ma anche e soprattutto a rigenerarsi mentalmente.
“Allora?” Schivando i colpi di lei Dort. “Cos'è accaduto da giustificare questa lotta a così tarda ora, quando domani ci attende una dura caccia? Forse paura della bestia?” Afferrandola e sollevandola. “No, siete troppo incosciente per averne...” evitando il colpo della ragazza che si era liberata dalla sua presa “... allora magari l'ansia di non giungere in tempo a Gioia Antiqua? O vi è dell'altro?” Respingendo un paio dei suo colpi volanti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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