Elisabeth si avvicinò a Flees.
Guardò allora nel fondo dei suoi occhi e rivide le sensazioni che i due avevano provato su quell'isola incantata.
Il giovane nipote allora le sfiorò la bocca con le dita, accarezzandole piano e dolcemente le labbra.
Come a volerla tranquillizzare.
“Risolveremo questa faccenda della tomba insieme, zia...” disse in un sussurro.
Avrebbe voluto baciarla, ma c'era Daizer.
La maga allora ritornò da suo marito e da Moussarel.
“Il vostro intuito, davvero?” Fissandola il braccio destro del Gastaldo. “E come pensate di potermi aiutare?”
“Mia zia”intervenne Flees “ha la capacità di sognare cose che poi si avverano... ed in sogno ha visto la tomba... rivelateci dove sono state portate le ossa del maniscalco e là troveremo il tesoro...”
“Mi prendete in giro?” Adirato Moussarel. “Come potrei sapere di quella tomba?”
“Perchè mia zia ha sognato la sua violazione...” rispose Flees “... dunque basta sotterfugi... rivelateci della tomba e avrete il tesoro... mi sembra un patto equo...”
“Perchè dovrei pattuire con voi?”
“Per il tesoro, ovvio...” sorridendo Flees “... voi avrete il tesoro e noi la tomba...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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