“Non ho fatto ancora nulla, zia...” disse piano Flees ad Elisabeth, con la voce rotta per l'eccitazione “... non ti ho ancora dimostrato quanto ti adoro...”
Erano stretti l'uno contro l'altra, col corpo di lei che, insaponato ed unto da quei sali, quasi scivolava sui vigorosi muscoli di suo nipote.
“Mi chiedi l'impossibile, di fermarmi...” sussurrò alla maga “... ma obbedirò anche stavolta...” la baciò allora con passione ed impeto.
Un attimo dopo quel luogo di sogno svanì e i due si ritrovarono nuovamente nel cimitero, davanti alla cappellina dove avevano lasciato Daizer.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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