Eilonwy raggiunse la corte del castello, dove trovò Ymma ed i suoi familiari.
Ma insieme a loro vi erano anche quel cavaliere appena giunto ed i suoi chiassosi scudieri.
E nel vedere Eilonwy subito quei palafrenieri cominciarono a motteggiare su di lei, con frasi che di cortese e cavalleresco avevano ben poco.
“Tenete a freno le lingue, bestie.” Disse con rabbia Riccardo.
“Cosa avete detto?” Uno di quegli scudieri. “Come osate offenderci così? Forse pensate che, essendo voi un cavaliere e noi semplici scudieri, vi è consentito di trattarci come servi? Noi siamo in tre e voi solo in uno, dunque attenzione o vi bastoneremo a dovere!”
“In questo castello” prendendo la parola Ymma “non solo l'educazione è richiesta, ma anche il rispetto. Soprattutto verso i miei ospiti.”
“Ha ragione lei, amici miei.” Ridendo sir Alaso. “E' casa sua e dunque dobbiamo rispettare le sue regole...” si avvicinò a lei e ad Eilonwy “... vi chiedo umilmente scusa, mie signore, per ciò che hanno detto i miei scudieri. Abbiate la compiacenza di perdonarli. Non sono abituati alla vita di corte, ma sono bravi ragazzi.” E mostrò un lieve inchino alle due ragazze.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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