A quelle parole di Elisabeth, Daizer le sorrise e poi prese la mano di sua moglie nella sua.
E a quella scena Flees ebbe un impeto di rabbia.
“E' passato molto tempo...” disse il prete “... si, molto tempo da quando il giovane Comino fu portato in questo cimitero per esservi seppellito...”
“Dove si trova ora la sua tomba, padre?” Avvicinandosi il contrabbandiere al chierico.
“Era una tomba molto bella...” fece questi “... con un basso rilievo scolpito accanto alla lapide... esso raffigurava l'immagine dell'Arcangelo Raffaele che guidava il giovane Tobia nel suo viaggio, fino a ricondurlo ai suoi genitori con una sposa degna di lui...”
“Ecco chi era Tobia...” voltandosi Daizer verso Elisabeth che era rimasta dietro di lui “... diteci dove possiamo trovare quella tomba, padre...” rivolgendosi di nuovo al religioso.
“E' stata tolta la lapide” spiegò questi “e cancellato il suo nome... tutto questo per nascondervi all'interno quel tesoro... ora l'unico modo per trovarla è scoprire dove è stato seppellito il tesoro...”
“Se fossi in voi” disse Flees alla maga ed al contrabbandiere “chiederei l'aiuto di mia madre. Si, io al vostro posto la evocherei per risolvere questa ricerca che a voi tanto interessa.”
Detto questo, lasciò quella cappella ed uscì all'aria aperta.
Ormai era sorto un nuovo giorno e la sua luce, avanzando, dissolveva nel canto degli uccellini il cupo silenzio di quella notte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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