“Calma, calma, mia novella Giovanna d'Arco.” Disse Riccardo ad Eilonwy. “Non state correndo un po' troppo? Non sappiamo nulla di questo misterioso cavaliere nero.”
“Vi ringrazio, damigella.” Fece Ymma. “Il cavaliere nero altro non è che la tristezza e la malinconia che dominano in questo maniero. Esso rappresenta gli errori ed i peccati di cui si macchiano gli uomini e di conseguenza simboleggia le pene che sugli empi poi ricadono.”
“Cosa significa empi?” Chiese Enis a sua sorella.
“Va a controllare se la cena è pronta, Enis.” Fissandolo Ymma. “I nostri ospiti gradiranno di certo terminare il loro pasto e poi riposare.”
Il piccolo annuì ed obbedì a sua sorella.
“Perdonatemi, milady...” Riccardo ad Ymma “... ma ho notato che riferendovi a quel cavaliere avete detto esso e non egli...”
“Infatti.” Annuì Ymma. “Perchè quel cavaliere non ha nulla di umano.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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