Ymma ed Enis restarono piacevolmente colpiti da ciò che fece Eilonwy con i suoi poteri sotto i loro occhi.
Ed anche quei doni furono apprezzati dalla ragazza e dal suo piccolo fratellino.
Riccardo prese la rosa di ghiaccio, che le luci delle candele che illuminavano quella stanza avevano resa scintillante di bagliori e riflessi, sorridendo ad Eilonwy.
“Questa rosa è bellissima...” disse il cavaliere “... è simile ai sogni... meravigliosa e breve... col nuovo giorno si scioglierà, ma i desideri che intreccerò nei suoi trasparenti petali vivranno per sempre... grazie, damigella...”
“Prima mi avete chiesto del perchè del vostro arrivo qui...” Ymma ad Eilonwy “... perchè ho udito la vostra musica... può sembrare strano... ma anche poche note possano allontanare la malinconia e la tristezza... e in questo luogo vi è troppa di ognuna...” si affacciò dalla finestra e guardò in basso, dove c'era un grande giardino chiuso da un cancello d'ottone.
“Posso andare a giocare nel giardino con Tisin?” Chiese Enis a sua sorella.
“Sai bene che non si può.” Fissandolo lei. “Nessuno può andare in quel giardino.”
“Perchè?”
“Perchè il cavaliere nero rapisce chiunque superi quel cancello...” mormorò Ymma.
E un velo di tristezza scese sui suoi bellissimi occhi blu.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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