“Un principe...” disse stupito il piccolo Enis ad Eilonwy “... dite davvero? Può dunque parlare?”
Il bambino non finì neanche di parlare che subito Tisin si presentò:
“Salute a voi, mia bella dama e mio piccolo e simpatico signorotto. Io sono il principe Tisin, reso, ahimè, un merlo dall'incanto adoperato contro di me dall'oscura e crudele Isolde, strega nera e terribile megera.”
“Parla davvero!” Esclamò incredulo Enis. “Hai visto, sorellina?”
“Dai, sarà un trucco.” Sorridendo Ymma. “Magari questi nobili amici sono degli illusionisti o artisti di qualche circo. Comunque è davvero notevole questo vostro trucco.” Applaudendo la dama.
“Non è un trucco, milady.” Ribatté Tisin. “Io parlo davvero. Mettetemi pure alla prova.”
“Posso chiedere qualsiasi cosa?” Domandò Enis.
“Qualsiasi cosa.” Annuendo il merlo. “La mia cultura enciclopedica è a vostra disposizione.”
“In verità” fissando sua sorella il piccolo “devo fare ancora i compiti assegnatimi da mia madre... compiti di storia, che barba...”
“Enis!” Lo rimproverò Ymma.
“Ma è vero...” mormorò il piccolo “... devo imparare i nomi dei sette re di Roma, ma ne dimentico sempre qualcuno...”
“Ah, i leggendari re di Roma.” Disse Tisin. “Beh, anche io, vi rivelerò, avevo difficoltà a studiarli da piccolo... ma noi nobili abbiamo il dovere di studiare per poter occupare un giorno al meglio il nostro ruolo come guida del popolo.” Fece l'occhiolino al bambino. “Per questo inventai un piccolo trucco per avere sempre a mente quei re...”
“Un trucco?” Ripeté Enis.
“Esatto.” Fece il merlo. “Composi una filastrocca con i loro nomi... ricordarli così è un gioco da ragazzi.”
“Davvero?” Sorridendo Enis. “Su, voglio sentirla!”
“Si dice per favore.” Lo riprese Ymma.
“Per favore!” Entusiasta il bambino.
“Certo!” Esclamò Tisin. “Eccola...”
E cominciò a recitare:
“Il primo re di Roma fu Romolo,
che imparai stando sul mio dondolo.
Vennero poi di seguito Numa Pompilio
che fa rima col terzo, ossia Tullo Ostilio.
Seguì Anco Marzio, chiamato re mercante
e poi Tarquinio Prisco, dell'Etruria abitante.
Poi Servio Tullio che come re fu di certo il sesto
e Tarquinio il Superbo, che da Roma fuggì lesto.”
“Bellissima!” Divertito Enis. “Grazie, principe Tisin!”
“E' incredibile.” Piacevolmente meravigliata Ymma. “Incredibile davvero!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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