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Vecchio 21-05-2014, 18.17.17   #1947
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“La Janara” disse Mime a Clio “conosce quell'antica lingua perchè è stato il demonio ad insegnarla a lei, durante i Sabba...”
“Cos'è un Sabba, stramaledizione?” Chiese Vortex.
“Una danza magica che le streghe fanno col demonio.” Fissandolo Dort.
“Nessuno difese quella donna...” mormorò Mime “... nessuno... tutti invece decisero di accusarla... la presero dalla sua casa nel bosco e la trascinarono in città... il processo durò neanche un'ora e poi la legarono sul rogo, per poi bruciarla viva... era incita quando fu uccisa... si diceva fosse la figlia del demonio... ma morì nel ventre di sua madre quella sfortunata...” segnandosi Nestos.
“E' sempre più intricata questa storia...” mormorò pensieroso Guisgard.
“Sicuro di non essertele sognate queste cose?” Astus a Mime.
“No, sono vere!” Fece il rigattiere. “Qui tutti le conoscono, ma nessuno più ne parla!”
“Comunque...” disse Guisgard “... ammesso che davvero la strega avesse conoscenze riguardo all'antica lingua Longobarda, dal testo di quella scritta sembra che la pietra sia stata incisa in un momento successivo alla sua condanna... dunque qualcun altro conosce quel remoto linguaggio...”
“Forse il demonio” ironico Ertosis “ha dato lezioni un po' a tutti, riguardo quell'antica lingua.”
In quel momento il locandiere portò altro vino.
“Dite...” fissandolo Guisgard “... chi era quella donna uccisa anni fa come strega?”
“Una strega, messere.” Sentenziò il locandiere. “Niente di più, niente di meno.”
“Si, ma chi era?” Chiese ancora il cavaliere. “Dove viveva? Cosa faceva per lavoro?”
“E' passato tanto tempo” rispose il locandiere “che ormai nessuno ne ha più memoria... datemi retta, dimenticate questo genere di storie e gustatevi il nostro buon vino.” Sorridendo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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