“Oh, molto meglio.” Disse Vortex a Clio, indicando la spalla. “Ora quasi non mi duole più. Merito anche della bella vincita ai dadi di poco fa.” Rise. “L'ho spennato come un pollo. Anche se, devo dire, non è che sappia perdere un granché bene... è diventato inquieto e ha cominciato a farfugliare cose senza senso. La prossima volta un paio di mano le lascerà a lui.” Aggiunse divertito.
I due così scesero al pianterreno e trovarono gli altri ad attenderli.
Ma prima che raggiungesse il loro tavolo, Vortex fu avvicinato da Altea che gli riferì poche parole, per poi andare via.
“Ehi, vecchio mio!” Ertosis a Vortex. “Finalmente ti sei alzato dal letto! Temevo fossi diventato una donnicciola!”
Tutti risero.
“Piantala!” Sorridendo l'omone. “Sto magnificamente e in più mi ritrovo un bel gruzzolo in tasca!”
“Mano fortunata come al solito, eh?” Fece Borel.
“Hai trovato davvero qualcuno disposto a giocare ancora con te nonostante l'indecente fortuna che ti ritrovi?” Divertito Erotis.
“Già!” Annuì Vortex. “Il buon Gufo ci ha rimesso le penne!” Di nuovo grosse risate si udirono a quel tavolo. “Ma la prossima volta gli lascerò almeno un paio di tiri buoni!” Continuò l'omone.
La locanda era più affollata e la loro recita era quanto mai opportuna.
“Tranquillo...” disse piano Dort, in modo che solo i presenti a quel tavolo potessero udire “... appena finita questa storia il nostro cavaliere riprenderà la sua strada e noi la nostra. Dunque hai perso l'occasione di sfoggiare la tua generosa sportività.” Sorridendogli.
In quel momento arrivò anche Nestos nella locanda.
“Eccolo!” Indicandolo Dort. “Speriamo abbia buone notizie per noi!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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