Ascoltai attentamente Nestos.
"Bene, sapevo di poter contare su di te.. va pure nella biblioteca della diocesi, e vedi cosa riesci a scoprire.. mi raccomando, discrezione... rettile o no, ciò che importa è che sia mortale.." guardai i miei uomini "Beh, stavolta non ditemi che l'ho visto solo io... c'era una figura accanto a lui, e la bestia gli ha obbedito buona buona.. è ovvio che se qualcuno ha attuato un piano del genere, ha anche provveduto in qualche modo a ricostruire l'ambiente di vita dell'animale.. anche se non ho idea di come, e soprattutto non riesco a capire perché.. chi trae vantaggio da queste uccisioni? Non riesco a darmi una risposta.." scossi la testa.
"Ora come ora non possiamo fare nulla, è meglio capire il più possibile contro che cosa stiamo combattendo, per essere preparati.. Porturos" chiamai "Mostra a Dort le mappe della regione, e fatti indicare il punto preciso.. dopodiché tu.." voltandomi verso Dort "Te ne vai a riposare che non ti sei fermato un attimo.. e voi iniziate a cercare qualunque cosa possa sembrarvi utile.. certo, ci servirebbe qualcuno del luogo, che sapesse raccontarvi i segreti della foresta, persino le leggende, cose che non sono scritte sulle mappe.." sorrisi "E poi, per chi avesse voglia, ho un favore da chiedere.. dovreste andarmi a comprare una spada.. e, non lo so.. mettervi a chiacchierare.. ascoltare le parole della gente.. venendo qui io e Dort siamo stati assaliti dalla folla che ci chiedeva informazioni sulla bestia, sfruttiamo questa eccitazione, voglio sapere i loro segreti, le chiacchere, le dicerie, i sospetti.. c'è sempre dietro qualcosa di vero.. ma voi rivelate il meno possibile, qualche dettaglio, certo.. ma non troppi rimandi, non sapete chi potrebbe ascoltare..".
Mi alzai "Bene, io vado a riposare un attimo, non voglio abusare del mio fisico, la bestia ci troverà in forma quando le daremo il colpo di grazia.." sorrisi "Ci vediamo tra un paio d'ore, se non scendo, venitemi a svegliare..".
Così, mi congedai dai miei uomini e raggiunsi la stanza che dividevo con il mio finto marito.
Lui non c'era, ottimo. Sprangai porta e finestre.
La tinozza per il bagno era stata preparata, dovevo ricordarmi di ringraziare il locandiere per quello
Tolsi il vestito, e feci cadere uno ad uno i pezzi dell'armatura.
Lasciai che l'acqua lavasse via ogni pensiero cupo, nella semi oscurità della stanza.
Rischiai persino di addormentarmi, avvolta da quel rassicurante tepore.
Dovevo essere davvero provata, per concedermi un bagno lontano da casa, ma mi sembrava di sentire l'odore della bestia dappertutto.
Era nauseabondo, anche se forse si trattava solo della mia immaginazione.
Uscii a malincuore dalla vasca e indossai i miei soliti vestiti.
La stanchezza finalmente mi prese, e crollai sul letto addormentata.
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