Il duca ordinò ai suoi uomini di aiutare i mercenari a domare il fuoco, come richiesto proprio da uno di loro..apprezzai quel gesto..finalmente un gesto giusto di quell'uomo.
I miei occhi ricaddero sul cavaliere e sentii era ferito alla spalla ed effettivamente l'altro uomo, che probabilmente doveva essere un medico, suggerì di curare i feriti poichè la belva era immune al veleno e rimasi perplessa da questo e mi avvicinai.."Se occorre" dissi al medico "potete curare i feriti nel Palazzo del vescovo, in un posto più pulito e tranquillo di una locanda..conosco molto bene quel posto, ci ho vissuto per mesi, il vescovo non farà problemi ne sono certa, fatemi sapere, io torno a Solpacus".
Il cavaliere mi ringraziò per avergli salvato la vita e sorrisi alla sua battuta e mi avvicinai a Guisgard..o Gufo Scarlatto..e risi guardandolo negli occhi e togliendomi un velo da dosso glielo fasciai attorno al braccio dove era ferito.."Astio..dite io provo astio per voi? No affatto...diciamo...non amo essere presa in giro o che non mi si dica la verità...a meno che non sia una bugia a fin di bene, giusto..cavaliere?" e detto questo il mio sguardo rimase immobile nei suoi occhi celesti stringendogli forte il velo e sorridendo.."Questo farà in modo non perdiate troppo sangue..dovete essere in forma...per continuare la caccia alla belva" e vidi Guàmarin che si era voltata e dissi ad alta voce.."Comunque i miei complimenti a lady Guàmarin per aver ferito la bestia, non ho mai avuto dubbi sul suo coraggio e sulla sua bravura da quando la incontrai quel giorno nella foresta".
Gvin aveva finito di dare le direttive e il fuoco era stato domato, il Sole era già alto..era una sensazione strana, come se tutto questo fosse svanito col Sole ma dentro me vi era ancora la paura e irrequietezza..."Milord, io torno a Solpacus..devo tornare dal vescovo...magari..si magari Thomas mi sta aspettando laggiù, e se così non fosse, allora vuol dire l'ho perso per sempre" e presi Cruz per le briglie accarezzando il suo muso cercando di trattenere le lacrime e nascondere gli occhi arrossati e montai a cavallo, osservando tutto lo scenario che stava riassumendo fattezze quasi normali.