Elisabeth, nel quasi totale buio che avvolgeva quella cripta dimenticata, voltandosi intravide qualcosa.
Una figura immobile che la fissava nella penombra.
“Dovreste occuparvi dei vivi, cara zia” avanzando verso di lei Flees “e non andare in cerca dei morti... la vita può riservare sorprese ed essere molto interessante ed eccitante...” si avvicinò quasi a sfiorarla “... siete fatta per la vita, cosa cercate quaggiù?” La fissò e poi con una mano cominciò ad accarezzarle lievemente il viso, sfiorandole poi le labbra con le dita, fino a scendere sul suo collo.
Allora avvicinò la bocca a quella di lei e la baciò.
La baciò con impeto e passione, premendo le sue labbra contro quelle di lei, come a volerne trarre ogni sapore.
E con una mano iniziò a slacciare i bottoni del vestito della donna.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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