"Ottimo, andate pure.." dissi, alzandomi dal tavolo dopo aver finito il vino "Tra mezz'ora va benissimo..".
Salii nella camera del locandiere e mi cambiai in fretta.
L'armatura era stata già riparata dove la bestia mi aveva attaccato.
La indossai rapidamente, e misi ancora l'elmo e i guanti nel cestino. Quando fu il momento di indossare l'abito mi guardai un momento allo specchio, e qualcosa attirò la mia attenzione: non mi ero tolta il ciondolo.
Per poco non sobbalzai a quelle parole. Ma poi sorrisi, augurandomi che fosse di buon auspicio.
Indossai l'abito semplice che avevo comprato, benedicendo il mio buonsenso che mi aveva impedito di acquistare l'abito bianco. Non sarebbe mai riuscito a coprire l'armatura. Tagliai di netto uno spiraglio nel fianco, che mi permettesse di estrarre abilmente la spada, esattamente come avevo fatto prima.
Indossai un mantello che mi celasse, e uno scialle, che coprisse il collo.
Non era il mio aspetto migliore, ma non mi importava. Dovevo essere pratica.
Ma non mi tolsi la collana.
Scesi di sotto dove Astus e Guisgard mi stavano attendendo.
Udii delle voci concitate dalle scale, qualcuno che osava minacciare Gufo Scarlatto! Addiruttura?
Parlavano della donna che avevo incontrato nella foresta. La stessa che ancora un po' ci faceva scoprire.
Raggiunsi il mio finto marito e il suo amico mentre erano di spalle.
"Che succede?" chiesi, ponendomi al suo fianco "Problemi?".
Ma poi un uomo entrò e chiese alla dama di andare con lui. Sellai la mascella e lo guardai torva per un momento: Gvin!
Tuttavia, fu solo un attimo, poi sorrisi.
Ma bravo Gvin, vai in cerca di donzelle quando dovresti essere nella foresta a cacciare la bestia... O hai mandato i tuoi uomini a morire mentre tu te ne stai in panciolle?
Non era un mio problema, pensai.
Lanciai un'occhiata divertita a Guisgard, e, non saprei dire perché, mi venne in mente la collana.
Sorrisi tra me e me, ripensando a come si era battuto per farmela avere. Un perfetto Gufo Scarlatto!
Mi slacciai la collana e gliela porsi, mostrandogli la scritta.
"E' lì che siamo diretti.." mormorai "Voglio sperare che sia di buon auspicio.." sorrisi.
"E non è tutto..".
Poi, aprii il ciondolo, mostrandogli la frase all'interno del monile "Il Fiore Azzurro?" sussurrai, con gli occhi nei suoi.
|